siria
  • Samir Frangieh 20 agosto 2014
    “Penso che il fenomeno più importante al quale assistiamo oggi nel mondo arabo sia la riscoperta dell’autonomia personale,” spiega Samir Frangieh, intellettuale e uomo politico libanese. “Vale a dire: le persone sono coscienti che possono diventare artefici della propria storia. Questo è assolutamente nuovo in una regione in cui per decenni l’individuo è stato ridotto al gruppo, il gruppo è stato ridotto al partito che lo rappresenta e il partito che lo rappresenta è stato ridotto al capo che lo guida. Ci si è dunque ritrovati in questa situazione in cui un intero paese finiva per essere identificato in una persona, per esempio la Siria di Assad, in cui tutto il mondo arabo era catalogato con dieci nomi: tutto il mondo arabo, si tratta di 500 milioni di persone ridotte a dieci o quindici nomi. È questo che la primavera araba ha cambiato.” Abbiamo intervistato Samir Frangieh nel 2013.
  • Francesco Aloisi de Larderel 1 luglio 2012
    Mohamed Morsi è stato eletto presidente, il primo Capo di Stato civile della Repubblica Araba d’Egitto dal 1953, quando Mohamed Naguib inaugurò una lunga serie di presidenti in uniforme militare che ha avuto termine diciotto mesi fa con la destituzione di Mohamed Hosni Mubarak. Si tratta anche del primo presidente della storia egiziana eletto in maniera democratica.
  • Soli Özel 11 ottobre 2011
    TURCHIA – Quali conseguenze avranno le dimissioni del Capo di Stato maggiore e delle più alte autorità militari turche sulla situazione politica e sociale del paese? Secondo Soli Özel, analista politico e docente di relazioni internazionali presso le università Bilgi e Kadir Has di Istanbul che Resetdoc ha intervistato a Roma il 12 settembre, queste dimissioni rappresentano il culmine di un processo di demilitarizzazione della politica turca durato quasi dieci anni. Il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo di Erdoğan sembra essere riuscito a rovesciare a favore dell’autorità civile un equilibrio apparentemente granitico, che per più di mezzo secolo ha visto i militari intervenire nel processo politico turco in nome della difesa della laicità. Anche di fronte alla Primavera araba e al conflitto israelo-palestinese il governo turco ha assunto posizioni dai contorni ben definiti, da ultimo, in Egitto, l’inaspettata (almeno in Italia) difesa del secolarismo di Stato. Soli Özel analizza la nuova Turchia e le sue relazioni internazionali, paese per paese, dalla Siria alla Libia agli Stati Uniti, individuando le strategie e gli obiettivi da essa perseguiti nella conquista di un nuovo, e già decisivo, ruolo politico a livello regionale e mondiale.Leggi qui il testo dell’intera intervista in italiano
  • Abdou Filali-Ansary, filosofo marocchino (1/2) 18 maggio 2011
    Il filosofo musulmano spiega perché la richiesta di implementare la legge islamica, la Shari’a, si è estesa ed è divenuta più pressante. Allo stesso tempo vi sono cambiamenti e una rivoluzione intellettuale di tipo liberale che attraversano il mondo musulmano, non coinvolgendo veri e propri movimenti, ma individui che pensano a una coscienza musulmana in nuovi termini. In occasione degli Istanbul Seminars, il filosofo marocchino, ex direttore dell’università Agha Khan, Abdou Filali-Ansary ne parla a ResetDoc.
  • Sadik Al-Azm 15 agosto 2010
    Nasr Hamid Abu Zayd è il più moderno discendente della lunga successione di intellettuali arabi coraggiosi, audaci, schietti e critici, risalente alla fine del XIX secolo con Qassim Amin, i quali hanno adottato e fervidamente difeso le posizioni più illuminate, progressiste e avanzate del loro tempo sulle principali questioni che tuttora agitano le società arabe e musulmane: progresso, rinnovamento, sviluppo, istruzione, emancipazione femminile, laicità, democrazia, diritti umani, eredità, Islam, modernità, scienza, razionalità e così via.
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