3 giugno 2013
Le rivendicazioni universali si prestano a una contestualizzazione nella concretezza del reale?” si chiede Seyla Benhabib, politologa della Yale University. “Come possiamo far sì che le voci degli esclusi – donne, migranti, minoranze – vengano integrate nella sfera pubblica? Attraverso il processo di iterazione e la jurisgeneratività, normativa e utopica, determinati dalla conflittualità politica, l’interrogazione e il dialogo.” Abbiamo intervistato Seyla Benhabib durante i nostri Istanbul Seminars. Guarda la seconda parte del video