10 gennaio 2011
Quella dei copti è “una lunga storia di sofferenza che dura dai tempi dell'invasione islamica in Egitto”. Con toni esasperati Ashraf Ramelah, presidente dell'associazione Voice of the Copts, racconta che le condizioni dei cristiani d'Egitto “sono andate sempre peggiorando” a partire dal colpo di stato di Gamal Abd el Nasser. “Le sue politiche di nazionalizzazione – commenta Ramelah – erano orientate a discriminare i copti”.Un'intervista di Ernesto Pagano