justice-and-development
  • Nicola Mirenzi 27 giugno 2011
    Turchia. Il quasi cinquanta per cento dei voti che gli elettori turchi hanno tributato al partito per la Giustizia e lo Sviluppo (Akp) alle elezioni del 12 giugno dimostrano una volta di più che l’islam democratico che Erdogan e i suoi uomini propongono a questo paese è connesso profondamente con i sentimenti e gli umori di una nazione. Ma la stravittoria che Erdogan desiderava ottenere per cambiare da solo la costituzione e stagliarsi come un “sultano repubblicano” nella vita politica della Turchia non è arrivata.
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