innocence
  • Karim Mezran, intervistato da Antonella Vicini 21 settembre 2012
    Quel che è chiaro è che il panorama che si sta delineando dopo la cosiddetta Primavera Araba è vario e multiforme. In evoluzione. La presenza salafita è di certo un elemento comune e ingombrante che sta cercando di ritagliarsi uno spazio sempre più significativo nei Paesi che hanno subito e stanno ancora subendo forti sconvolgimenti interni. Ma analizzare l'intera regione sotto un’unica lente, come se fosse un monolite, è un errore marchiano che può produrre aberrazioni interpretative. Lo stesso vale per le violente manifestazioni di antiamericanismo che hanno incendiato in questi giorni l'area, dopo l'attacco al consolato statunitense di Bengasi e la morte dell'ambasciatore Christopher Stevens, di un funzionario e di due marines.
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