europa
  • Luigi Mascilli Migliorini, Università di Napoli 4 aprile 2014
    “Da storico penso che uno dei problemi che noi oggi abbiamo nella difficoltà di quello che chiamiamo ‘il dialogo tra culture’ nel Mediterraneo – naturalmente in particolare tra la sponda sud e la sponda nord – sia nel fatto che sono imprecisi i nostri vocabolari di partenza”, spiega Luigi Mascilli Migliorini, storico e professore presso l’Università di Napoli “L’Orientale”. “Proprio per questo, in questo momento vorrei provare lavorare sulla costruzione di un sorta di una biblioteca condivisa: i nostri autori e i loro autori, le pagine che abbiamo letto noi e quelle che hanno letto i nostri a mici dall’altra parte del Mediterraneo…insomma, quali sono i dieci libri del Mediterraneo – per dirla in questa maniera – che consentono alla nostra discussione di oggi di essere una discussione nella quale capiamo, ciascuno di noi con l’altro, da quale punto stiamo partendo?” Abbiamo intervistato il Professor Migliorini durante i nostri Istanbul Seminars 2013.
  • Gil Anidjar, Columbia University 16 settembre 2011
    Il dibattito sull’immigrazione inizia con la crisi petrolifera del 1973. È la fine degli anni della prosperità in Europa, prosperità consentita da un enorme afflusso di lavoratori migranti. E appena la crisi si è risolta l’immigrazione è diventata un problema. Ora, venti anni dopo, non è più solo l’immigrazione a essere un problema, ma l’islam e la sua “capacità di integrazione”. Ma dove sono le nostre responsabilità? In occasione degli Istanbul Seminars 2010, lo abbiamo chiesto a Gil Anidjar della Columbia University.
  • Alan Travis (The Guardian) intervistato da Marco Cesario 11 maggio 2010
    «I conservatori hanno attaccato i Lib-Dem sulla loro proposta di varare una sanatoria sugli immigrati. Ma ci sono altri nodi come la riforma elettorale, l'euro, il deficit, la tassa sui super-ricchi». Alan Travis, redattore capo del servizio affari interni del Guardian, analizza con ResetDoC il risultato elettorale britannico e l'ipotesi di un governo tra liberali e conservatori.
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