27 aprile 2012
Cosa hanno in comune la burocrazia che chiede ai migranti di vivere in un appartamento con requisiti rigorosi che non verrebbero richiesti a un italiano, l’alto numero di stranieri nelle carceri, la gestione dell’emergenza Lampedusa, la legge sulla cittadinanza basata sullo ius sanguinis? Sono tutti esempi di razzismo istituzionale, di una discriminazione veicolata da pratiche, leggi, regolamenti, politiche che hanno effetti discriminatori sulla popolazione migrante, indipendentemente dalla intenzioni xenofobe o razziste che vi siano eventualmente dietro. La cifra distintiva di questo tipo di razzismo non è infatti nell’esistenza di una esplicita ideologia razzista, quanto negli effetti discriminatori che produce e riproduce nella popolazione identificata come minoranza.