diritti
  • Zaid Eyadat, University of Jordan 23 aprile 2013
    “L’islam è stato usato e politicizzato, e questa è una prova del fatto che la mancanza di uno stato secolare metta in pericolo la natura stessa dell’islam” spiega Zaid Eyadat, docente di scienze politiche presso la Jordan University intervistato durante i nostri Istanbul Seminars. Dapprima, il cosiddetto Messaggio di Amman, da lui promosso insieme ad altri intellettuali riformisti, ha stimolato il dialogo e la discussione tra numerosi studiosi e pensatori musulmani intorno alla possibilita’ di una riforma nell’Islam, poi le primavere arabe hanno dato il via a importantissimi cambiamenti nella regione. Ora, l’esigenza di una riforma e’ rivendicata anche da molti di coloro che sono scesi in piazza.
  • Sadik Al-Azm 11 maggio 2011
    Gli islamisti vogliono riottenere il controllo di tutti gli aspetti della
vita quotidiana, sostiene il filosofo siriano Sadik Al-Azm.
L’esistenza di un movimento reazionario lascia pensare che non ci sarà fine alla violenza.
Questo movimento vuole riesumare tutto ciò che si è perso, invece di
individuare modi innovativi per vivere l’Islam oggi. 


  • Dina Mansour 4 maggio 2010
    In Egitto, l’ineguaglianza è una sgradevole realtà nella vita di tante donne, indipendentemente dalla loro condizione economico-sociale, sebbene sia più evidente tra le povere comunità disseminate per il Paese. In tali comunità la violenza domestica è considerata un diritto e non un reato: un’azione compiuta in “buona fede”.
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