7 gennaio 2011
L'attentato di Alessandria mette in luce un problema la cui gravità si estende anche molto al di là del deprecabile atto di terrorismo: incombe la minaccia di un’automutilazione culturale del mondo islamico attraverso il progressivo annientamento del Cristianesimo d’oriente. E Alessandria non è un caso isolato. In soli due anni, ad esempio, il numero dei cristiani presenti in Iraq – spesso appartenenti ad alcune delle comunità più antiche al mondo – si è dimezzato. Per coloro che uccidono nel nome della purezza, la più grave provocazione è la mescolanza che avviene in maniera naturale, senza paura, quella su cui si fonda la grande forza delle società aperte.