abbottabad
  • Olivier Roy intervistato da Elisa Pierandrei 11 maggio 2011
    L’annuncio della morte di Bin Laden ha segnato un passo avanti sulla road map per una nuova visione dei rapporti fra musulmani e Occidente. Il sollievo è stato generale e anche nel mondo arabo non vi è stata quella reazione violenta che alcuni potevano temere: i Fratelli Musulmani egiziani hanno dichiarato che Bin Laden avrebbe dovuto essere sottoposto a processo, ma hanno anche precisato che l’ex leader di Al Qaeda non rappresenta l’Islam. Analizziamo le conseguenze della morte di Bin Laden con Olivier Roy, il grande sociologo della religione, autore per i Libri di Reset di Islam alla sfida della laicità (2008). Secondo Roy, la posizione della Fratellanza è coerente: “Considerano Bin Laden un uomo diabolico, ma chiedono la sua messa in giudizio, facendo così appello al diritto internazionale e mantenendo un approccio critico verso la mano pesante della politica statunitense nella regione”.
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