Mubarak Forever?
Il 26 marzo scorso la riforma della Costituzione egiziana è stata approvata da un referendum popolare a cui ha preso parte solo il 27% degli aventi diritto (5% secondo i gruppi per i diritti umani). Il socialismo finisce in soffitta, ma il regime si fa ancor più autoritario: vietati i partiti di natura religiosa, eliminata la supervisione elettorale dei giudici, rese definitive le leggi d’emergenza. Il presidente Mubarak si rafforza, e si avvicina l’ipotesi di una successione “monarchica” di suo figlio Gamal. Intanto la comunità internazionale, come ci spiega in un’intervista lo studioso Robert S. Leiken, guarda sempre con più interesse alla svolta moderata dei Fratelli Musulmani, unica vera forza di opposizione al regime.