Più sbadigli che speranze
Anche i simboli hanno un peso. Per questo la stretta di mano di Annapolis tra Abbas e Olmert può far sperare nella ripresa dei negoziati tra israeliani e palestinesi. Ma un accordo è ancora lontano e due gravissime incognite pesano sul futuro della regione. Hamas, chiusa nella prigione di Gaza, non vuole ancora riconoscere Israele. E intanto l’Iran si sente sempre più accerchiato, dopo la partecipazione di siriani e sauditi alla conferenza. Il vertice di Annapolis, che è stato vissuto con più entusiasmo a Washington che nel Medio Oriente, sarà l’ennesima falsa partenza, un film già visto? O, malgrado lo scetticismo generale, rappresenterà l’inizio di un nuovo cammino verso la pace?