Birmania, e ora?
Hanno sfilato per giorni interi, sfidando la rabbia del regime. I manifestanti birmani hanno attirato l’attenzione del mondo, chiedendo democrazia, libertà, dignità. Avevano cellulari come armi. Erano guidati da monaci buddisti che ci hanno ricordato come la religione possieda a volte un’energia unica. Ora però quei sacrifici, quei morti, chiedono che le luci non si spengano sulla Birmania. A oltre due mesi dall’inizio delle proteste, cosa è rimasto della “rivoluzione zafferano”? Molto è nelle mani di Cina e India, i due principali alleati della giunta militare. Ma l’Occidente può ancora fare la sua parte.
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