Perché guardare all’India? Il grande paese asiatico è il paradigma di una democrazia la cui storia è strettamente legata alla necessità di gestire, riconoscere e coinvolgere le proprie minoranze nella cura della cosa pubblica: una democrazia moderna alle prese con la sfida pluralismo. È una sfida che il mondo globalizzato lancia anche all’Europa e all’intero Occidente, oggi attraversati dalla crisi economica, meta di flussi migratori sempre più intensi e patria di minoranze, culturali e religiose, che cominciano a reclamare riconoscimento, visibilità, cittadinanza. Sempre più spesso, le risposte di molti paesi europei a questa realtà sono dominate dalla paura dell’Altro e della sua vicinanza, alimentata da politiche inadeguate e dal fanatismo populista di un numero crescente di attori politici xenofobi e ostili al dialogo. È per questo che dall’esperienza indiana l’Europa può imparare qualcosa.
Reset-Dialogues on Civilizations ha lanciato l’idea di un dialogo tra intellettuali e studiosi europei e indiani, sulle sfide del pluralismo e del trattamento delle minoranze, concretizzatosi prima in una conferenza sul tema Pluralismo culturale e religioso. La minoranza musulmana nella democrazia indiana – un confronto tra Est e Ovest. La conferenza si è svolta dal 18 al 20 ottobre 2010 a Delhi in partnership con la rivista indiana Seminar, con l’India Habitat Centre e con l’Università islamica Jamia Millia Islamia.
Sulla condizione della minoranza musulmana in India è possibile scaricare da questa pagina un saggio (PDF) di Mujibur Rehman, docente presso il Centre for Minorities Studies dell’Università islamica di Delhi Jamia Millia Islamia. Il saggio, “Muslim Politics in India and 15th General Election”, è stato pubblicato nel volume Emerging Trends in Indian Politics and 15th General Elections, a cura di Ajay K. Mehra, Routelege Publications, New Delhi, 2010, pp. 133-156.
Inoltre, presentiamo oggi la pubblicazione di un numero speciale di Seminar, rivista indiana in lingua inglese, interamente realizzato da ResetDoc e da alcuni dei partecipanti alla conferenza di Delhi. Il numero di Seminar (maggio 2011, no.621, “Minorities and Pluralism”), che può essere ordinato a partire da questo link oppure rivolgendosi alla redazione di ResetDoc, ospita i seguenti contributi, molti dei quali sono concepiti in una prospettiva comparativa tra Est e Ovest:
Benjamin Barber (Demos e CivWorld) sulla necessità di creare nuovi vincoli democratici ispirati alla dimensione multiculturale delle società del mondo globalizzato.
Stefano Allievi (Università di Padova) sulla “guerra delle moschee” in Italia e in Europa.
Nilüfer Göle (EHESS, Parigi) secondo cui è proprio il pluralismo a garantire la sopravvivenza delle società e delle democrazie occidentali.
Anwar Alam (Jamia Millia Islamia, Delhi) sul rapporto tra stati liberali e minoranze musulmane.
Dipankar Gupta (Nehru Memorial Museum and Library) intervistato su come il “telos” della modernità si configura in India e in Europa.
Giancarlo Bosetti (Direttore di ResetDoc) sul ruolo dei media nell’alimentare al contempo il sentimento di sicurezza e quello insicurezza nelle società contemporanee.
Roberto Toscano (Ex ambasciatore e Public Policy Scholar al Wilson Center, Washington) sulla molteplicità delle vie da seguire per realizzare una modernità multiculturale.
Ruchira Gupta (Presidente Apne Aap Women Worldwide, Delhi) su modernità e questioni di genere.
Mariella Gramaglia (Ex deputato e assessore al Comune di Roma) sull’importanza di una lettura complessa dei rapporti tra i sessi.
Rajeev Bhargava (Direttore del Centre for the Study of Developing Societies, Delhi) sugli stimoli che il secolarismo “indiano” può fornire all’Europa di oggi.
Altri articoli e recensioni sono a cura della redazione indiana di Seminar. L’indice e l’introduzione sono già disponibili sul sito www.india-seminar.com, mentre l’intero numero sarà pubblicato online a partire da metà giugno 2011.
Alla conferenza di Delhi hanno partecipato: Imtiaz Ahmad (former Professor, Jawaharlal Nehru University, Delhi), Anwar Alam (Director, Centre for West Asian Studies, Jamia Millia Islamia, Delhi), Stefano Allievi (Professor, University of Padova, Italy), Benjamin Barber (Distinguished Senior Fellow, Dçmos and President, CivWorld, New York), Rajeev Bhargava (Director, Centre for the Study of Developing Societies, Delhi), Giancarlo Bosetti (Director, Reset), Shoma Chaudhury (Managing Editor, Tehelka, Delhi), Nina zu Fürstenberg (Director, ResetDoc), Nilüfer Göle (Professor of Sociology at the Centre d’Analyse et d’Intervention Sociologiques, École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris), Mariella Gramaglia (former Secretary for Equal Opportunities of the Rome Council), Dipankar Gupta (Senior Fellow, Nehru Memorial Museum and Library, New Delhi), Ruchira Gupta (President, Apne Aap Women Worldwide), Ramin Jahanbegloo (Professor, Centre for Ethics, University of Toronto), Najeeb Jung (Vice Chancellor, Jamia Millia Islamia, Delhi), Madhu Kishwar (Senior Fellow, Centre for the Study of Developing Societies and Founder of Manushi Sangathan), Jörg Lau (writer and journalist, Die Zeit), Raj Liberhan (Director, India Habitat Centre, New Delhi), Giovanna Melandri (former Minister of Culture of Italy, MP for the Democratic Party), Pankaj Pachauri (NDTV, Delhi), Mujibur Rehman (Faculty at the Centre for Minorities Studies, Jamia Millia Islamia, Delhi), Asaf Savas Akat (economist, Bilgi University, Istanbul), Malvika Singh (Publisher, Seminar, Delhi), Harsh Sethi (Consulting Editor, Seminar, Delhi), Georg Heinreich Thyssen-Bornemisza (President of ResetDoc), Roberto Toscano (Public Policy Scholar at the Woodrow Wilson International Center for Scholars, Washington, DC, and former Italian Ambassador in India).